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martedì, Marzo 19, 2024

ACQUA. Visioni e parole – evento al Torrione

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Luigi Castaldi | Fin dalla più tenera età ci si rende conto che la nostra vita sarebbe impossibile in assenza dell’elemento base che predomina sia nello stesso corpo umano o animale sia nell’intera natura: l’acqua. La vita del pianeta terra non può quindi prescindere dallo svolgersi continuo di quello che è chiamato ciclo dell’acqua, che si manifesta attraverso i vari tipi di precipitazioni atmosferiche. Il liquido che evapora dagli oceani e si condensa nelle nuvole, cade di nuovo a terra, ritornando negli oceani attraverso il ripascimento di ruscelli, laghi, fiumi e falde sotterranee, per ripetere nuovamente il ciclo. In tal modo essa si rende disponibile alla biosfera, permettendo lo sviluppo della flora e della fauna e l’abitabilità agli esseri umani. Questo lo comprendono tutti, ma cercare la musicalità dell’acqua, coglierne gli effetti visivi più reconditi, per poterli sciorinare al pubblico, è compito degli artisti. Tra i tanti artisti e studiosi se ne segnala uno in particolare, che già nello scorso 2018 ha regalato forti emozioni ai visitatori del Torrione, ed è il M° Maurizio Sodano. I suoi cicli fotografici catturano e raccontano intime realtà, in cui affiorano sentimenti ed emozioni, invitando l’osservatore alla riflessione e all’indagine introspettiva. Maurizio propone ai gentili ospiti che vengono nella nostra fortunata isola e agli attenti residenti, di focalizzare la propria attenzione sull’elemento ACQUA, il nostro oro liquido. Attraverso un metodico percorso facendo galleggiare sull’elemento primordiale l’uomo distratto da mille vicissitudini che spesso lo distanziano dalla preziosità di un bene così comune quanto imprescindibile.

L’Associazione Culturale Radici è lieta di riaccogliere la pregevole presenza artistica di tali opere nell’antico rifugio anti-saraceno. Proprio in relazione all’acqua la torre reca con sé ben evidente il primo pensiero dei nostri antenati, i quali si preoccuparono, oltre che di difendersi dalle incursioni, di procurarsi l’approvvigionamento idrico mediante lo scavo nel tufo di una cisterna. Il presidente Giuseppe Magaldi e il suo staff ringraziano quanti vorranno visitare la mostra fotografica che, dopo il vernissage di sabato 25 maggio, alle ore 19.30, resterà aperta fino a sabato 8 giugno dalle 19.00 alle 22.

Ecco inoltre una breve presentazione del sociologo e scrittore Vincenzo Villarosa.

Sfogliando le pagine del poema visivo “Acqua. Visioni e parole” di Maurizio Sodano, si prova la sensazione fisica, oltre quella intellettuale, di un benefico ritorno all’elemento vitale dal quale proveniamo e al quale tutti ritorneremo, dopo il nostro “apparire” come esseri umani. Vengono alla mente le parole del grande filosofo francese Michel Foucault, che scrisse riflessioni importanti sulle società umane e sulla relazione degli uomini e delle donne con gli elementi naturali e, tra le pagine della sua opera monumentale La follia nell’età classica, definì l’acqua come liquido semplice e primitivo, appartiene a ciò che nella Natura è più puro. Aggiungendo che, nonostante le modifiche arrecate dall’opera non sempre benevola dell’uomo, il ritorno alla limpidità dell’acqua assume il significato di un rituale di purificazione; in questa freschezza trasparente si rinasce alla propria innocenza. In tal senso, le immagini ipnotiche di Sodano ci accompagnano in un percorso della “memoria”, al di là dell’esistenza individuale e collettiva della specie umana e della sua “civiltà”, che spesso si è illusoriamente sottratta all’appartenenza “naturale” o addirittura ha coltivato il tracotante disegno “storico” di dominare la Natura, con esiti disastrosi. Ce lo rammentano i dettagli della fotografia artistica che ci inducono a vedere con una rinnovata meraviglia ciò a cui guardiamo ormai in maniera scontata. La memoria dell’acqua, quindi, evocata dalle immagini di “Acqua. Visioni e parole”, è consapevolezza artistica dell’appartenenza a una dimensione più ampia dello stare al mondo e al sentimento vitale che la sostiene, da sempre e per sempre.

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