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giovedì, Aprile 25, 2024

“Abbattuto” il ripetitore TIM, vince la gente del CASALE. Lunedì mattina protesta a Forio dalle 10..0

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Cittadini inferociti bloccano il privato “furbetto”. Del Deo interviene: avviato l’iter per il blocco dell’installazione.
La protesta si ripete lunedì mattina. Raduno ore 10.00, Palazzetto dello sport

 

Ha vinto la gente del Casale. Hanno vinto i cittadini che abitano la popolosa zona di Forio dove, a sorpresa, un privato aveva ceduto in fitto alla TIM, il suolo per l’installazione si un ripetitore.

Un grande ripetitore bianco che aveva fatto la sua comparsa, all’improvviso, proprio nell’area del vicino al Palazzetto dello Sport e al Campo Calise destando non poca preoccupazione tra i residenti del luogo che, attivando un tam tam sui social, hanno attirato l’attenzione di tutti sull’accaduto.

 

Ieri (sabato, ndr) mattina, di buon’ora, il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, assieme al neo assessore Mario Savio, ai vigili urbani e ai professionisti dell’Ufficio Tecnico si sono recati sul posto per sincerarsi dell’accaduto.

“Mi sono recato sul posto assieme ai tecnici – ci ha raccontato il sindaco Del Deo – per risolvere questa situazione venutasi a creare. Una volta giunti sul posto abbiamo incontrato anche il proprietario che ci ha illustrato i dettagli della vicenda.”

Da quanto appreso, infatti, per l’installazione di questa grande antenna che funge da ripetitore per la compagnia telefonica Tim (Telecom Italia Mobile), era stata inviata una semplice comunicazione presso gli uffici del comune, cui non vi era stata data risposta dagli addetti.

“Abbiamo avuto modo di confrontarci con il proprietario del fondo – continua il sindaco Del Deo – e, davanti a tutti noi presenti, ha preso l’impegno di provvedere alla rimozione dell’antenna-ripetitore nella giornata di lunedì prossimo. Ovviamente noi, come pubblica amministrazione, abbiamo attivato l’iter burocratico necessario per giungere alla rimozione stessa del grande ripetitore.”

Le installazioni dei ripetitori delle compagnie di telefonia mobile in Italia, e all’estero, sono sempre molto delicate e accompagnate da lamentele e rimostranze da parte dei residenti delle aree interessate in virtù della pericolosità stessa delle radiazioni emesse dai ripetitori. Le compagnie di comunicazione, dal canto loro, negli ultimi anni stanno provvedendo ad installare ripetitori che emettono segnali ad una determinata frequenza che risulta non nociva per gli esseri umani che vivono o lavorano nelle vicinanze degli stessi, ma nonostante le certificazioni e i pareri positivi di enti come l’ARPAC, la prudenza non è mai troppa. Ed è proprio su questa lunghezza d’onda che si muove anche il sindaco Del Deo.

“Ho richiesto la rapida rimozione dell’antenna – ci dice – perché non voglio rischiare di avere, sul nostro territorio, una fonte di radiazioni potenzialmente nocive. E poi, come dire, perché rischiare di esporci a radiazioni che possono avere un effetto negativo sul nostro organismo? Meglio rinunciare ad una maggiore comodità nelle comunicazioni e nella modernità, per una migliore qualità della vita.”

 

Posizione chiara, quella del sindaco che trova conferma anche in molti commenti apparsi sui social.

“Sperando di risolvere – recitava l’appello di Tina, ieri mattina – alle 13 tutti al Palazzetto per affrontare questo posto che potrebbe essere da un paradiso al posto della morte. Via l’antenna della morte” e prima ancora: “Ho solo una richiesta….Non lasciateci soli sennò moriamo aiutate tutte le persone del via casale e dintorni”.

Una battaglia vinta dai cittadini del comune turrito.

 

LA POLEMICA POLITICA

E’ immancabile. Sulla vicenda è intervenuto il PCMIL dei Savio. Un intervento  che non è piaciuto al sindaco Del Deo.

Che ha replicato a tambur battente:  “Io mi sono recato, immediatamente, con i tecnici sul posto e ho attivato l’iter necessario per la risoluzione del problema. Se poi Domenico Savio – aggiunge – preferisce fare le solite manifestazioni in strada puntando il dito e alzando la voce, e magari conosce un altro modo per ripristinare lo stato dei luoghi, lo invito, lunedì, a farsi carico della risoluzione del problema in modo ufficiale e con una delega che sono pronto a dargli.”

Domenico Savio, invece, aveva rilanciato: «Mattinata di mobilitazione in zona Casale a Forio dove i residenti sono sul piede di guerra per chiedere l’immediata rimozione del ripetitore TIM collocato nei giorni scorsi in un terreno agricolo. In zona si è recato il Consigliere comunale di opposizione Domenico Savio che ha incontrato i residenti. Durante il sopralluogo, Domenico Savio ha notato lungo la strada, e precisamente nei pressi dell’entrata secondaria del campo sportivo di Forio dove sono parcheggiati i camion della nettezza urbana, la presenza di lastre spaccate che sembrerebbero di eternit, il materiale cancerogeno che se deteriorato può costituire pericolo per la salute pubblica. E così, oltre al ripetitore di telefonia mobile, Savio ha chiesto pubblicamente al Sindaco Francesco Del Deo l’immediata rimozione di quelle lastre.»

 

2 COMMENTS

  1. quando è giunta la comunicazione al comune perchè chi aveva l’obbligo di rispondere non l’ha fatto?
    Non è che facciamo cornuti e mazziati? La Tim mica è stupida che spende soldi per installare un ripetitore e poi lo toglie. Tutti quelli che hanno a cuore la salute pubblica devono capire che dovunque vanno troveranno scariche elettromagnetiche per non parlare dell’inquinamento delle auto. Quando accompagnate i vs figli a scuola mi raccomando, andate a piedi cosi ne guadagnate in soldi e salute.

  2. E’ sconcertante l’ignoranza che impeera sulla questione. La gente comune è letteralmete infrociata da un modo di concepire sbagliato e fuorviante, in cui la politica spiccia la fa da padrone. Un ripetitore serve eccome. Innanzitutto per migliorare il servizio del quale tutti ci si lamenta in linea generale, ma soprattutto per salvare i cervelli, da una cottura a fuoco lento ma costante, sia nostri che dei nostri figli. Una maggiore, capillare presenza di ripetitori serve soprattutto per diminuire la potenza di quei micidiali giocattoli, che sono gli smartphone, i tablet etc, di cui quotidianamente ci serviamo. Mettiamocelo in testa una volta e per tutte: Più è lantana la cella da agganciare e maggiore sarà l’rradiazione dei nostri cellulari. Ogni volta che vedo queste battaglie medioevali contro i ripetitori, mi ricordo Don Chisciotte della Mancia contro i mulini a vento. E’ stupido ed inutile, facciamo solo del male a noi stessi. Abbiamo il coraggio di abbandonare i nostri giocattoli, una volta e per sempre? Allora si, in questo caso il ripetitore non serve.

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