Manca solo la firma, ma i destini tra il comune di Serrara Fontana e la Balga si separeranno. Nonostante il ruolo di Mario Zanghi, le posizioni tra l’azienda di Ivano Balestrieri e l’amministrazione di Rosario Caruso sono inconciliabili.

Il rapporto, reso ancor più complicato da una fitta serie di pignoramenti a “cifre blu“ che hanno impedito all’azienda di poter incassare i canoni mensili e anche di ritirare alcuni automezzi presso alcune officine, si è ufficialmente incrinato dopo che le contestazioni comminate al privato che gestisce il servizio di raccolta urbana, hanno raggiunto la somma, considerevole, di quasi 300mila euro. Contestazioni in merito al mancato rispetto del capitolato e, nella gran parte, della dotazione di automezzi richiesti dalla gara con cui è stato affidato il servizio alla ditta baranese.

Ieri mattina, durante l’incontro tra le parti, la tensione è salita. Il rapporto, teso già dalle premesse, è sfociato in un nulla di fatto.

La firma dell’ordinanza, predisposta già da qualche settimana, arriva come un refrain delle vicende che videro l’azienda di Balestrieri protagonista in un comune del Casertano, dove, allo stesso modo, l’ente è stato costretto alla revoca.

Non facciamo i conti dei comuni che “salutano”, dopo le penali, la Balga, ma ci meravigliamo e ci chiediamo come mai a Lacco Ameno, altro comune isolano dove l’azienda svolge il servizio, non si senta nessuna doglianza istituzionale nonostante le denunce della minoranza sulle molteplici disfunzioni del servizio offerto. A Lacco Ameno il capitolato è rispettato per intero?