Ritrovarsi in piazza Santa Restituta e, in corteo, giungere alla Palestra Aceti, alla Fundera. Lacco Ameno, o meglio l’intera isola di Ischia, grazie al presidio locale di “Libera” (dedicato a Gaetano Montanino) ha urlato il suo “no” alle mafie e non solo. Ha chiesto con forza e determinazione l’accelerazione delle indagini per scoprire i mandanti delle stragi di mafia, delle uccisioni che ancora oggi non hanno un colpevole.
Vittime innocenti che, attraverso i propri familiari, chiedono giustizia in tempi ragionevoli.
Sono stati tanti i ragazzi (foto Lucia De Luise) che, nonostante il tempo meteorologico un po’ incerto, hanno preso parte al corteo che si è snodato lungo le strade del comune di Lacco Ameno, presente anche il sindaco Giacomo Pascale, e hanno raggiunto la palestra, inaugurata poche settimane fa, dove sono continuate le attività previste dalla giornata e sono stati letti i nomi delle vittime innocenti, uomini, donne e bambini che hanno perso la vita a causa di decisioni prese dalla mafie.
Una giornata simbolica, questa del 21 marzo, che ricorda, con l’arrivo della primavera, la necessità di non permettere che episodi tragici del genere possano ripetersi e provocare tanto dolore, sconcerto e incredulità.